Viaggio tra le Cantine del Collio e del Carso: storie di vino e passione
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Collio e Carso: due territori vicini eppure opposti. Il primo con i suoi vigneti ordinati che si adagiano sulle colline friulane, il secondo con appezzamenti piccoli e viti che devono farsi spazio tra le rocce. Due modi diversi di fare vino, entrambi autentici, entrambi sorprendenti.
Siamo stati in Friuli Venezia Giulia per visitare tre cantine dalle anime profondamente legate a questi territori: Villa Russiz, Tenuta Luisa e Kante.
VILLA RUSSIZ: VINI DEL COLLIO E IMPEGNO SOCIALE
Il Collio è una delle zone vinicole più prestigiose del Friuli Venezia Giulia, situata all’estremo confine nord-orientale, tra le colline della provincia di Gorizia e la Slovenia. Questo territorio beneficia di un microclima unico: le Alpi Giulie proteggono dai venti freddi del Nord, mentre le brezze marine del Mare Adriatico creano le condizioni ideali per la viticoltura.
La produzione di vini del Collio è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale dal 1968 con la denominazione DOC Collio.
Nel cuore del Collio, tra il mare e le montagne, si trova Villa Russiz, azienda vitivinicola che nasce nel 1868 con una missione sociale. Qui ogni bottiglia ha un’anima doppia: da un lato, la storia di vini Collio Doc straordinari; dall’altro, un progetto gestito dalla Fondazione Villa Russiz a sostegno della casa famiglia Elvine.
Dopo una passeggiata tra i filari di Villa Russiz, ci siamo diretti a San Lorenzo Isontino, al confine tra Collio e Isonzo, per pranzare all’Osteria agli Antenati, trattoria tipica con cucina friulana. Qui abbiamo continuato l’assaggio di vini del territorio come la Malvasia Istriana intensa e profumata, perfetta per raccontare il carattere di questa terra.



TENUTA LUISA: LA TRADIZIONE DI FAMIGLIA
Continuiamo il nostro viaggio enologico verso Mariano d’Isonzo, per visitare Tenuta Luisa, una cantina che affonda le proprie radici nel 1907 e oggi, con la quinta generazione alla guida, continua a produrre vini che raccontano la storia di questa terra.
Michele, enologo, e Davide, agronomo, ci hanno accolti nel Wine Resort di Tenuta Luisa, facendoci sentire subito parte della loro famiglia. Tra un calice e l’altro, abbiamo scoperto che a Tenuta Luisa il vino è una tradizione tramandata con dedizione, un’eredità fatta di rispetto per la terra e continua ricerca della qualità.


KANTE: LA FORZA DELLA ROCCIA
Il nostro viaggio è poi proseguito verso il Carso triestino, un territorio aspro e roccioso, dove la viticoltura è una vera sfida. Qui abbiamo visitato la cantina Kante, dove il fondatore Edi Kante ha sempre coltivato le varietà autoctone della zona, Vitovska, Malvasia e Terrano, ma ha saputo anche valorizzare i vitigni internazionali Chardonnay e Sauvignon Blanc, che si sono adattati molto bene alle particolari ed estreme condizioni del territorio.
A differenza della zona del Collio, quella del Carso è una zona caratterizzata da suoli composti da rocce bianche di calcare. Proprio per questo i vini Kante sono un’esperienza a sé: la Vitovska, vitigno autoctono, nasce su terreni durissimi, dove le radici devono farsi strada tra le pietre per trovare nutrimento. Il risultato? Un vino bianco vibrante, minerale, quasi salmastro, che racchiude l’anima selvaggia del Carso. A rendere ogni bottiglia ancora più speciale, le etichette dipinte da un artista locale, perché il vino, è anche arte.
Grazie alle cantine Villa Russiz, Cantina Luisa e Kante per averci ospitato e per averci fatto vivere questa bellissima esperienza tra Collio e Carso!



