La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione. Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, viene realizzato il Terra di Lavoro, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
Il colore del vino è cupo e intenso. Il panorama aromatico va dai frutti di bosco a bacca rossa alle note balsamiche della resina con picchi speziati. Immancabile la nota minerale da sempre spina dorsale del Terra di Lavoro. I tannini sono morbidi ed eleganti e la persistenza aromatica lunga, molto lunga.